Emerge dal mare una visione incantata di atolli corallini. Stupendi; trasparenza dei fondali. Siamo nel Sud del Pacifico. L'isola di corallo è piatta sul mare. Palme isolate sorgono sulla sabbia, si specchiano sulla laguna, l'azzurro trasparente è tagliato da un battello a motore. A bordo alcuni polinesiani dalla pelle dorata e alcuni subacquei senza muta. All'interno dell'imbarcazione una quantità di stelle marine si contorcono sotto il sole che le uccide. Un polinesiano ne raccoglie una enorme dal groviglio e la osserva, tenendola in mano. La stella aderisce fortemente alla palma e il pescatore la stacca con gesto rabbioso: il rumore sembra quello di un foglio strappato. Come quella, altre migliaia e migliaia di sinistre stelle marine vengono raccolte sull'isola di corallo e in altre isole.Nell'oceano Pacifico è in corso una lotta fra l'uomo e questo Asteroide, piccolo essere vivente che divora i coralli del mare; la battaglia che dura dal '70, sembra vinta sulla barriera australiana ove, pescate e raccolte, le stelle assassine vengono portate via dalla costa in camion, a quintali; ammassi inerti di piastre organiche in decomposizione, sparsi ovunque, testimoniano la lotta organizzata dell'uomo contro l'Acanthaster (è questo il nome della stella); Scendiamo sott'acqua e osserviamo gli Acanthaster nel loro ambiente: le ventose della stella fuoriescono dai solchi ambulacrali posti ventralmente e le permettono di muoversi con una certa velocità. Vediamo una stella che si afferra a un ramo di un corallo e s'avvolge ; privo di apparato masticatore , l'Asteroide estro flette parte dell'intestino e succhia il corallo.Non possiamo osservare in dettaglio cosa accade: ma comprendiamo che il corallo è come disgregato dalla stella, ucciso. Per motivi sui quali la scienza ha opinioni discordi, è non certe, colonie immense di questi Acanthaster si producono vertiginosamente nell'oceano e nelle acque basse, distruggendo il corallo. Da molti anni, forse per il susseguirsi degli esperimenti atomici nel Pacifico, forse per l'accumularsi di scorie inquinanti sui fondali oceanici e lungo le piattaforme continentali, l'Acanthaster sembra un invincibile distruttore.A osservare una barriera di corallo dopo il passaggio di un gruppo di queste stelle, si rimane esterfatti: sembra un paesaggio lunare; la natura è ferita, ogni corallo è una forma vuota senza forza. Potrebbe scomparire così uno degli ambienti naturali più straordinari del nostro pianeta; quello dei reefe madreporici e corallini.La perdita dei reef corallini sarebbe un disastro ecologico, non solo dal lato diciamo così, sentimentale, cioè la scomparsa d'uno degli aspetti più affascinanti della natura, ma sul piano biologico influirebbe in maniera catastrofica su tutto l'ecosistema della catena alimentare subacquea. Le barriere di corallo sono infatti alla base di un ciclo di (produzione di vita) nell'equilibrio creato da esseri viventi marini fonte d'alimentazione per altri esseri viventi, e questi d'altri ancora; insomma dalla minuscola sardina, dal microscopico plancton sino alle gigantesche manta, alle balene.kabyr